È la via normale di salita al Monte Tagliaferro. Per la ripidità, l'esposizione e la lunghezza è un percorso da non sottovalutare e da considerarsi quasi alpinistico.
La parte iniziale da Rima, 1411m, è in comune dapprima con la mulattiera 292 per il Colle del Piccolo Altare, e poi con la 296 per il Colle Mud, fino a quota 1700m circa (ore 0.45).
Abbandonata la mulattiera, si prende il sentiero che si stacca sulla sinistra, attraversa il Rio Valmontasca e prosegue in piano fino all'Alpe Scarpia di Sotto, 1712m, (ore 0.15-1).
Si procede salendo diagonalmente attraverso quello che era il pascolo, ora invaso dagli arbusti, per raggiungere l'Alpe Scarpia di Sopra, 1916m, (ore 0.30-1.30). Dall'alpeggio ci si sposta a sinistra, si guada il ruscello proveniente dal Passo del Vallarolo e si arriva a un grosso masso nei pressi del quale sgorga una sorgente e sul quale è posta una lapide. Salendo a sinistra attraverso ontanelle, pascoli e lastroni si raggiunge il Passo del Vallarolo, 2332m, (ore 1-2.30) che comunica con il Vallone di Nonai e attraverso l'itinerario 319 permette di scendere all'Alpe La Piana, 2061m, per raccordarsi con il sentiero per la Bocchetta della Moanda.
Il 318 punta invece a ovest su buone tracce e raggiunge un gigantesco e scuro macigno che offre un precario riparo naturale. Il sentiero accentua la pendenza fino a portarsi zigzagando sotto la verticale di un ripidissimo pendio erboso per il quale, con stretti ed esposti tornanti, si guadagna l’aereo Passo del Gatto, 2730m, (ore 1.15-3.45), depressione tra il Dosso Grinner, 2762m, a sud, raggiungibile per un breve tratto di cresta esposta, e le propaggini alte del Tagliaferro. Sul lato opposto sale la traccia proveniente dalla Bocchetta della Moanda, recentemente attrezzata dalle guide di Alagna; EEA.
Volgendo a nord-ovest, si segue il sentiero che taglia il ripido fianco della montagna e si raggiunge la cresta sud di rocce frantumate e sassi, che porta alla vetta del Monte Tagliaferro, 2964m, (ore 0.45-4.30). Dalla cima il panorama è superbo ed è particolarmente interessante verso il vicino Monte Rosa.
La segnaletica presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 87) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 287, ecc).
Il percorso nella parte alta, dal Vallarolo alla vetta, presenta difficoltà di rilievo per la lunghezza e soprattutto per la ripidità del sentiero, a tratti scosceso e molto esposto. È riservato a persone che non abbiano problemi di vertigini, dal passo sicuro e con allenamento adeguato.
Guida “ALTA VALSESIA” Cai Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map -quadrante Nord-Ovest 4.
IGM foglio 30 IV SO Rima S.Giuseppe.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Monte Rosa (G.Buscaini).
I sentieri nei collegamenti segnalati con uno o più # o * non sono ancora disponibili.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.