Questo itinerario, che da Carcoforo sale al Passo della Miniera e ha preso il nome di "Sentiero Genoni", prosegue sul versante opposto in Val Quarazza fino a Macugnaga. Sul valico sono poste due lapidi: una in memoria di Carlo Genoni di Busto Arsizio, scomparso sulle Alpi Apuane, l'altra ricorda Giuseppe Frontini ideatore del percorso. Il Passo non è nominato né quotato dall’IGM.
Dal piazzale all'entrata di Carcoforo,1304m, si attraversa il torrente Egua e si percorre la strada, prima asfaltata e poi sterrata, oltrepassando il villaggio di Selva Bruna. Questo primo tratto è comune agli itinerari 112 e 113. Alla località Le Coste si piega a destra, ci si inerpica sul fianco della valle e si perviene all'Alpe Pasqué, 1434m. Si prosegue ancora in salita in un ambiente aperto con vasti scorci sul versante opposto dominato dalla Cima del Lampone e in breve si raggiunge l'Alpe Sulla Selva, 1597m, (ore 1). Il percorso mantiene la sua pendenza e in breve raggiunge il vasto alpeggio di Giovanchera Bella, 1703m, mentre al di là del ruscello, sotto le lisce placche del Cengio del Badile, 2134m, si notano le baite dell'Alpe Giovanchera Brutta. Si attraversa il vasto pascolo in direzione dell'Alpe Busacca del Badile, 1867m, su una soglia rocciosa. Lasciato a destra il sentiero 118 che si dirige verso il Colle delle Pisse, si attraversa il Rio Giovanchera e senza avvicinarsi alle baite si sale entro un canalone in cui scorre il Rio Badile (Beil), dove alcune gallerie nella roccia rossastra testimoniano una infruttuosa ricerca mineraria. Al termine del canalone si attraversa il torrente e spostandosi a sinistra si raggiunge l'Alpe Badile, 1998m, (ore 1-2). Poco sopra, a sinistra, si diparte il sentiero 116, che per tracce conduce al Rifugio Massero, 2082m. L'ultimo tratto è il più faticoso, svolgendosi tra pascoli, rocce levigate e pietraie e nella parte finale accentua la pendenza e la difficoltà. Un piccolo canale di rocce e erba è attrezzato da due corde metalliche, dopo di che si raggiunge il Passo della Miniera, 2650m, aperto tra le due cime del Palone del Badile (ore 2.15-4.15).
Sul versante nord che scende verso Macugnaga (itinerario B33) sono presenti diverse gallerie aurifere della vecchia miniera, in parte ancora visibili, dove si lavorava anche d’inverno.
Dal valico, percorrendo la cresta verso ovest, con semplice arrampicata si raggiunge in breve la cima occidentale del Palone del Badile, 2675m (cima più alta); verso est la lunga costiera della cima orientale presenta un rialzo a quota 2571m, raggiungibile in circa 30 minuti, considerato la cima di Carcoforo per la forma di grande pala.
Il Passo della Miniera ha sostituito la vicina, infida e dimenticata Sella del Badile e più che un passo è un passaggio attrezzato che valica la costiera del Palone del Badile tra le due cime di questa montagna.
Nei punti terminali sui due versanti sono stati collocati alcuni cavi per facilitare il passaggio. Per la lunghezza e per la ripidità del tratto finale l'itinerario è adatto ad escursionisti esperti. Il versante settentrionale (verso Macugnaga) è spesso coperto dalla neve che fino a tarda stagione impedisce o rende difficoltoso il tratto attrezzato.
Guida “Alta VALSESIA” Cai Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - quadrante Nord-Ovest 4.
IGC Carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
IGM Foglio 30 IV SO Rima S.Giuseppe.
Guide dei Monti d'Italia - Alpi Biellesi e Valsesiane CAI-TCI
Carta del Parco Naturale Alta Valsesia.
Comune di Carcoforo
N.B. La traccia GPS parte dalla località Coste
I sentieri nei collegamenti segnalati con uno o più #/* non sono ancora disponibili.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.